L’allergia alle graminacee è un fastidioso malessere stagionale, che fa la sua comparsa soprattutto tra la tarda primavera e l’estate.
Si tratta di una reazione anomala del sistema immunitario indotta dall’inalazione di pollini di una delle famiglie vegetali più diffuse al mondo (ne esistono circa 9 mila specie!), tra cui rientrano molte piante selvatiche e infestanti, che crescono spontaneamente anche in giardini, prati, terreni incolti o ai margini delle strade.
Allergia alle graminacee: i sintomi
I sintomi si manifestano nel periodo delle fioriture. I soggetti allergici presentano:
- congestione e secrezione nasale abbondante
- starnuti e tosse
- riduzione dell’olfatto
- prurito a congiuntive, naso, gola e palato
- lacrimazione, gonfiore e arrossamento degli occhi
- difficoltà a respirare
- spossatezza e stanchezza
La conseguenza dell’allergia alle graminacee è un malessere generale che va ad incidere negativamente sulla vita quotidiana, comportando nervosismo e irritabilità. I sintomi possono presentarsi anche per molti mesi all’anno, quando innescati dal polline.
Diagnosi
In presenza di segni e sintomi che fanno supporre un’allergia alle
graminacee è bene consultare uno specialista allergologo. Dopo aver ricostruito la storia clinica del paziente, il medico potrà consigliare due tipologie di test.
Prick Test – Test allergologico cutaneo che consiste nel riprodurre in misura ridotta la reazione allergica sulla cute del paziente, facendo penetrare nella pelle alcune gocce dell’allergene sospetto.
Rast test – Esame del sangue finalizzato ad identificare il grado di sensibilità del paziente, rispetto all’esposizione con l’allergene.
Quali cibi evitare
Un rischio da non sottovalutare è quello di introdurre gli stessi allergeni con la dieta. Alcuni alimenti a base di cereali appartengono, infatti, alla famiglia delle graminacee e possono essere presenti sulle nostre tavole. Chi è allergico alle graminacee può manifestare i tipici sintomi di una crisi allergica, nel momento in cui mangia determinati cibi. Il fenomeno della reazione crociata è soggettivo e dipende anche dalla quantità dell’antigene. Solitamente, si manifesta con gonfiore nella zona della gola o prurito molto intenso.
Tra gli alimenti da evitare troviamo:
- melone, anguria, arancia, limoni, kiwi, pesca, albicocca, ciliegia, prugna, mela
- pomodori, melanzane, patate
- arachidi, mandorle
- frumento, cereali e loro derivati (come pane e pasta)
Allergia alle graminacee: prevenzione
Cercate di evitare quanto più possibile l’esposizione ai pollini e consultate un calendario pollinico, in modo da iniziare il trattamento circa due settimane prima della prevista manifestazione dei sintomi.
Durante il periodo delle fioriture, è preferibile non uscire nelle ore mattutine o in quelle più calde e soleggiate. Anche una giornata ventosa o l’aria dopo un temporale possono essere rischiose. Se dovete stare all’aperto per periodi prolungati, riparate le zone più delicate, usando occhiali da sole e mascherine.
Tenete chiuse le finestre nelle ore soleggiate, indicativamente tra le 10 e le 16, ed evitate di stendere le lenzuola all’aperto, onde scongiurare il rischio di portare i pollini all’interno. Un altro consiglio utile è quello di lavarsi frequentemente viso e capelli e cercare di non frequentare i parchi e giardini, soprattutto se sono stati appena falciati.